Dormivo ancora quando è arrivata la prima telefonata della giornata, ho raccolto il telefonino dal comodino provando a spegnere una sveglia inesistente e ho maledetto chi mi anticipava di 5 preziosissimi minuti l’inizio della mia giornata. Si stava bene sotto le coperte, il tepore del plaid in contrapposizione al freddo e al vento che entrava dalla finestra spalancata non mi avrebbe mai fatto alzare. ma ho ceduto, mi sono alzato e con un occhio semi-chiuso ho letto un numero con il prefisso di Roma.
Conosco tanta gente a Roma. Ma questo numero non era in rubrica. “Pronto?!?” abbozzo con la voce impastata. “Ciao, sono Francesco..” mi dice una voce chiaramente sud-americana, “so che hai un problema” rimango interdetto, balbetto..
Certo, ho scritto ad un sacco di gente, pure ad Obama, ma mai giù a Roma dall’altra sponda del Tevere, butto lì un “be..be..Bergoglio?” balbettante e penso che non sia un buon inizio per parlare con il Papa.
“No! Rodriguez. Sono del centro vodafone. Le volevo fare una proposta per la chiavetta internet”.
Ho chiuso la telefonata. ho impostato nuovamente la sveglia e sono tornato a dormire. Un quarto d’ora.