Il divano è un porto quiete nella tempesta della quotidianità.
Lo sa bene il gatto che ci guarda un po’ male per essere spodestato in parte dal proprio giaciglio preferito.
Il riposino sul divano ha qualcosa di speciale, sa più di una concessione, come un bagno schiumoso e caldo nella vasca. è speciale, quando fuori la pioggia ovatta i rumori e stempera i colori.
Allora ci sistemiamo con voluttuosi slanci del plaid, ci si posiziona un cuscino, dietro la schiena, meglio due: uno più rialzato per leggere.
Sul panchetto, a pochi centimetri da quella che era la nostra barca, la nostra astronave dei giochi dell’infanzia, ci si sistema il cordless e il cellulare, non ci dovrebbe chiamare nessuno, ma non si sa mai; un bicchiere d’acqua, il telecomando per sentire in sottofondo le ultime notizie del telegiornale.
Ci si accomoda infine, il libro tra le mani, pochi secondi e siamo già sprofondati in un sonno ristoratore.