Dopo un lungo lavoro possiamo finalmente dire: “Ci siamo!”
In questo finale di 2023 siamo riusciti a riportare nel panorama dell’editoria subacquea un nuovo prodotto: “IL Mondo Sommerso®”, dove “IL” fa la differenza, per citare un noto “spot” legato al Meteo.
Sarà una rivista con un’unica uscita annuale che racchiuderà, come quest’anno in questo primo numero, le migliori e le maggiori firme del settore scientifico legato al mondo della subacquea con il patrocinio dell’Accademia Internazionale di Scienze e Tecniche Subacquee.
Certo, il prezzo non è “popolare”: 35 Euro più le spese di spedizione (5,00E.) ma è in linea con un prodotto di qualità nella carta e soprattutto nei contenuti con 15 pezzi che spaziano dall’archeologia alla biologia, dalle formule decompressive alle esperienze in saturazione, senza dimenticare l’apnea o la documentazione video.
Vorrei quindi ringraziare gli autori, per aver condiviso con me questo progetto e soprattutto per aver dedicato parte del loro prezioso tempo per realizzarlo.
Ci teniamo a sottolineare che tutti i proventi derivanti dalla vendita saranno indirizzati ai progetti di tutela, salvaguardia e protezione dell’ambiente sommerso promossi dall’associazione e al proseguo del progetto editoriale.
Si può acquistare sul sito internet dell’associazione all’url: https://www.5terreacademy.com/negozio
Oppure:
Anche tramite questo “form”: https://forms.gle/KM4pZXbDMAHX21mw8
O anche tramite un’email a: staff@5terreacademy.com
O ancora tramite whatsapp al seguente numero di telefono: +393519759900
Kidaria Bioscience è pronta al debutto sul mercato con la sua prima linea di prodotti: DI5NISIA. Una start-up della cosmesi che nasce dai frutti della ricerca del team “Smart Bio-Interfaces” dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), con una formula brevettata, a partire dagli scarti di torchiatura di un particolare mix di uve autoctone delle Cinque Terre.
“Sin da subito abbiamo deciso di sostenere una realtà locale che potesse rendere concreto il nostro legame con le Cinque Terre e lo spirito con cui intendiamo guidare la nostra società. L’associazione 5 Terre Academy, con i suoi numerosi progetti di tutela ambientale, è sicuramente un partner ideale” dichiara Arianna Papini, Presidente di Kidaria. “In particolar modo, il Premio DonnAmbiente, che da anni l’associazione organizza per riconoscere l’impegno delle donne nella divulgazione scientifica ed ambientale, sposa a pieno la nostra filosofia di prodotti dedicati alle donne ma che nascono da un forte background di ricerca scientifica ed innovazione. Grazie a 5 Terre Academy e al contributo che abbiamo deciso di stanziare, potremo dare ai clienti che acquisteranno i nostri prodotti la possibilità di essere partecipi della cura di questi luoghi e della salvaguardia della natura da cui i nostri estratti hanno origine”.
“Siamo felici di avere come sostenitore delle nostre iniziative Kidaria” dichiara Leonardo D’Imporzano, Presidente di 5 Terre Academy, che aggiunge “Fin da subito c’è stata piena sintonia, d’altronde la tutela della bellezza è alla base di tutte le attività per entrambi. Il calendario delle attività congiunte sta prendendo forma ma già possiamo affermare che fin dalla primavera ci saranno una serie di iniziative che saranno aperte e indirizzate ai clienti di Kidaria alle quali si aggiungeranno giornate dedicate ed esclusive di #biosnorkeling, alla scoperta della biodiversità marina dei nostri fondali o attività concrete come la rimozione del “marine litter” dalle spiagge e dai fondali”.
L’edizione “zero” del “Lerici Diving Festival”, promosso dalle associazioni “5 Terre Academy” e “La Tribù Diving Academy”, si svolgerà il 22-23-24 aprile .
Dai fondali liguri alla sede del Parlamento Europeo di Bruxelles: “Biodiversity in Liguria“, la mostra fotografica costituita da 21 scatti fotografici, raggiungono la prestigiosa sede per un’esposizione temporanea dal 20 al 25 marzo per parlare della tutela della biodiversità.
Con la curatela del giornalista scientifico Leonardo D’Imporzano, il supporto dell’associazione ambientalista 5 Terre Academy e il fondamentale supporto degli onorevoli Renata Briano e Brando Benifei ma soprattutto con le meravigliose fotografie di Ilaria Gonelli, Francesco Pacienza, Alberto Romeo, Alberto Gallucci per una mostra “ad uso e consumo” dei visitatori.
Settembre è il mese che amo di più per le immersioni: in mare ci sono meno imbarcazioni e la stagione regala non solo acqua calda ma anche mare piatto e un sole che riscalda dopo la lunga permanenza sul fondo. Oggi, con le ragazze ed i ragazzi di “La Tribù” e di “5 Terre Academy” ci regaliamo una giornata solo per noi, per “festeggiare”, a modo nostro, l’amicizia che ci lega.
Un ultimo “check” all’attrezzatura, un cenno con la mano e scivoliamo con un piccolo tuffo oltre il bordo del gommone. Non scenderemo troppo, appena 18 metri, un’immersione quindi adatta per tutti quelli che possiedono un brevetto di primo livello di qualunque didattica.“Il mare non smette mai di stupirti” mi ritrovo a riflettere quando sono quasi sul fondo. Pensavo infatti di conoscere questi fondali a memoria, e invece, ci stiamo per accingere ad incontrare un “amico” recente: un nuovo relitto, il Reggiane Re 2000, un aeroplano ammarato addirittura il 26 aprile del 1943 proprio qui, a pochi passi da Portovenere e dalla sua splendida chiesa.
Localizzato in maniera fortuita dai palombari del “comfordrag” (comando forze contromisure mine) con il veicolo autonomo sottomarino “Remus”, durante un test di verifica nei primi mesi dell’anno scorso, il caccia Reggiane RE 2000 era impiegato come veicolo catapultabile dalle navi militari della Regia Marina.
Al comando di questo velivolo, adagiato sui fondali da settant’anni, c’era il maresciallo Luigi Guerrieri che, al rientro da una missione addestrativa, terminava il carburante prima del tempo, proprio davanti a Portovenere. Abilità e fortuna, gli permisero di ammarare in sicurezza e dopo aver gonfiato il canotto di emergenza, poté vedere il suo aeroplano scivolare lentamente sul fondo, in perfetto assetto di volo.Il relitto è piccolo, poco più di sette metri di lunghezza per un’apertura alare di undici metri, ma è l’unico esemplare rimasto dal II conflitto mondiale in versione catapultabile, proprio per questo la sua tutela deve essere maggiore, non rappresenta soltanto un itinerario subacqueo in più, ma anche un importante ritrovamento per la storia dell’aeronautica militare italiana. Ci giriamo lentamente intorno, scattiamo qualche foto ricordo di gruppo e lentamente ritorniamo verso la superficie, malgrado maschera ed erogatore ci sorridiamo: è un’immersione di settembre, solo per noi, solo per il piacere di stare insieme, con un nuovo “amico”.