Correre è una cosa ancestrale. È scritto nel nostro DNA, nelle fibre dei nostri muscoli costruiti e selezionati in migliaia di generazioni. Oggi non si corre per sopravvivere, si corre per dimagrire, per visitare luoghi da una prospettiva differente, insomma, si corre semplicemente per il piacere di farlo. Di giorno, di notte, lungo mulattiere dimenticate, tra gli arbusti di ginestre e i ciliegi in fiore.
Si disegnano mete straordinarie, sapendo che il piacere sta nel viaggio per raggiungerle ma anche nella preparazione del viaggio stesso.
Mete reali e mete fantastiche che si sviluppano e si legano ai pensieri nella propria testa.
Nella corsa a volte ci si può perdere, pur rimanendo sul sentiero giusto, oppure ci si può ritrovare se ci si era persi. A volte, ci si può perdere davvero.
L’unica cosa che importa alla fine però, è correre!