“La Tribù delle rocce” è una sorta di “TradeMark” che identifica un periodo pionieristico dell’attività subacquea, composto da giovani imprenditori, ricercatori, semplici curiosi delle bellezze sommerse che allora iniziavano a manifestarsi, tutti, comunque, animati da una vera e propria passione.
Un gruppo che, salvo poche meravigliose eccezioni (Lotte Hass, Luciana Civico, Sylvia Erle), era declinato esclusivamente ad una appartenenza al sesso maschile che ne dava inevitabilmente una dimensione da “macho” e da “super-uomini”.
Oggi la subacquea, dati alla mano, è in una buona percentuale “in rosa”. Un mondo femminile che sino ad ora ha cercato tuttavia di adattarsi a questo mondo, “lottando” contro pregiudizi di sorta, attrezzature poco confortevoli, progetti e ricerche che partivano proprio da un mondo esclusivamente maschile.
“Essere parte della comunità “subacquea” significa contribuire in qualche misura alla sua crescita” dice la (mia amica) Luisa Cavallo, che insieme ad altre protagoniste guida questa nuova associazione denominata “LaRema”.
Un gruppo di alto spessore professionale esclusivamente femminile, che aggiunge “talvolta lo si può fare esplorando con metodo nuovi percorsi, tracciarne i contorni e farne elemento di conoscenza e forza.
Instaurare un dialogo costruttivo tra le aziende, le società scientifiche, i centri, le agenzie didattiche, allo scopo di individuare le criticità esistenti nel nostro settore e tentarne il superamento, incrementando la consapevolezza che per rendere l’attività subacquea più sicura per tutti, non basta pensare, ad esempio, alle donne uguali agli uomini, ma rispettarne le differenze, scoprendole insieme”.
E sebbene l’associazione sia nata davvero da poco, sono già molti i progetti che questo gruppo vulcanico gruppo. (non per niente si muove a suo agio nelle isolette vulcaniche del nostro meraviglioso sud Italia) Che ha già messo in cantiere una collaborazione di tipo medico-subacqueo assieme alla DAN EUROPE, elaborato uno specifico protocollo di lavoro che vede accomunati medici, ricercatori e subacquee per una serie di interessanti studi.
Quindi buon blu a LaRema!
